venerdì 22 dicembre 2017

Io-Baggio e Giove

Il calcio come illusione e ragione, il suo corso di grazia e dalle retrovie passate fino agli anni del 2000/2006, la passione dei mondiali e un presente triste per l’esclusione della nazionale dal campionato internazionale 2018. Sarà una massima manifestazione senza l’italia, quella di giugno in Russia. Verrà senza dubbio il trionfo dell’inter, ritornata alla ribalta nei corridoi alti della classifica della serie che conta, quella che, neanche a tratti è mai stata roba da buttare per i neri azzurri mai retrocessi in serie B. Ora la Serie A presente è, in essenza, filosofia non di marciapiede anzi offre sempre nuovi stimoli per i calciofili e gli sportivi. Ed ero contentissimo quando giocavo a calcio il mio “campionato” fuori il balcone della casa del parco fiore di Portici. Era praticare con mio fratello, militare in Serie A 82/83 e con le figurine dei calciatori di tutte le squadre italiane. Era stupendo, erano sfide, partite vere, ne ricordo una particolare: Roma-Juventus, terminata col punteggio di 1-2 per i bianconeri. Per la cronaca si trattava di uno scontro tra io-Baggio e Giove, il mito sfortunato della terra greca. Baggio, contrapponendosi a questo mitologico personaggio, lo batteva illudendolo dentro agli occhi cogliendolo nel senno, nel suo sguardo malefico. Roma-Juve, una partita mai chiusa, uno scontro sempre aperto ma che per questo resterà impresso nelle menti di milioni di appassionati.

Paolo Pignatello



Gli ospiti della Comunità Alloggio Ozanam di Ragusa 
nel corso delle attività di sportive di calcio a 5