mercoledì 14 febbraio 2018

Carnevale a Casa Ozanam



Carnevale… una tradizione millenaria dove i poveri impersonano i ricchi e i matti del villaggio si immedesimano nei grandi custodi della saggezza.
Carnevale, giorni di baldoria dove chiunque con una maschera è accettato dalla società a prescindere dal suo ruolo.
Carnevale, una festa che rende la gente normale completamente matta … e i matti stessi?
Durante il carnevale i matti possono sentirsi liberi di esprimere le proprie emozioni senza dover tener conto per tre giorni degli schemi culturali che una società impone e poter, così, dar sfogo al proprio essere.
Incarnare una emozione con una parrucca e un accessorio stravagante ci permette di guardarci allo specchio e poter accettare chi siamo e, quindi, conviverci.
Questo è il progetto che abbiamo portato avanti per questo carnevale a casa Ozanam nel quale i nostri ragazzi personificavano le emozioni che più li rappresentavano, a prescindere dal loro status. Per i nostri ragazzi è già difficile prendere per mano la loro malattia e percorrere la strada che è la vita. Noi abbiamo voluto accompagnarli affinché loro tendessero l’altra mano all’emozione che più li identifica. L’emozione… questo processo cognitivo, mentale, invisibile e difficile da riconoscere…  Noi abbiamo voluto dargli un vestito, un colore e un cappello così da poterla vedere e personificare.
Non è stato di certo facile convincere i nostri ragazzi a farli truccare e fargli indossare qualcosa che non fossero i loro soliti vestiti, ma ci siamo riusciti!
È stato fantastico vederne il risultato… i nostri ragazzi divertirsi e dilettarsi in balli sulla cima della collina iblea dove avevamo organizzato questo carnevale dedicato solo ed esclusivamente a loro.

Vanessa Vanellone
Sebastiano Accardi

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